“Il gioco della morte”, o “Death’s game”, è un adattamento televisivo del 2023, tratto dall’omonimo webtoon di Lee Won-sik e Ggulchan del 2019. Racconta la storia di Choi Yee-jae un giovane adulto che si laurea ad un’università prestigiosa, lavora duramente per sostenersi, fa colloqui in continuazione da 7 anni ma non riesce ad ottenere un impiego decente. Sommerso dai debiti di studio, la sensazione di essere inutile al mondo, la frustrazione di non riuscire nella vita, la perdita dei suoi risparmi e la rottura con la sua ragazza decide di suicidarsi buttandosi giù da un palazzo lasciando solo una lettera. Muore. Riapre gli occhi e si ritrova su un aereo dove incontra una donna, o meglio incontra Morte. Lei si rifà alla sua lettera ritenendosi offesa e decide di punirlo decidendo di farlo morire altre 12 volte, facendolo così reincarnare nel corpo di altre persone che da li a breve sono destinati a morire. Questa punizione, definita poi “gioco”, però presenta anche un’opportunità, infatti se Yee-jae riuscisse a sopravvivere nel corpo in cui si è reincarnato, evitando di fatto la morte e cambiando il corso degli eventi, acquisirebbe il diritto di vivere quella vita.


La serie si presenta bene tecnicamente, la storia è allettante e fin da subito accende la curiosità dello spettatore. Almeno per le prime puntate sembra che la portante sia punire Yee-jae che si è suicidato commettendo un peccato grave, ma proseguendo la trama si infittisce e già verso metà serie cominciano a collegarsi alcuni puntini. La crescita emotiva di Yee-jae è stata ben pensata e la maturazione avviene nel caos del “gioco della morte” facendo riferimento anche al tempo trascorso in vita ma non dandoci troppo peso. Solo dopo l’attenzione verrà spostata su questo fattore che è decisamente da non sottovalutare. Dalla sua però Yee-jae ha anche il “vantaggio” della reincarnazione che gli permetterà di vedere la vita sotto altri punti di vista, ma che allo stesso tempo è anche una sofferenza non da poco visto che si ritroverà a dover morire più e più volte. La riflessione a cui vuole portare la serie è chiara fin da subito ma il tutto avviene gradualmente e procedendo verso la fine si percepisce sempre di più la profondità dell’opera in sé e il messaggio che vuole dare.
Ho riscontato diverse differenze rispetto alla versione originale webtoon, non l’ho letta tutta però basterà leggere anche solo il primo capitolo per vedere che le condizioni di Yee-jae sono differenti, come anche il suo comportamento. Queste porteranno ad uno sviluppo differente che andrà ad influire su alcuni elementi, anche importanti, ma alla fine la storia avrà sempre la stessa conclusione. Se siete curiosi trovate la serie su Webtoons, i capitoli gratuiti sono fino al 7 e purtroppo sono disponibili solo in inglese.
spoiler sulle principali differenze
Una differenza che si nota subito nel webtoon e relativamente importante è che la ragazza di Yee-jae lascia lui, non viceversa, per motivi ben differenti da quelli visti nella serie tv. Infatti nella serie nell’episodio 4 ritroviamo Lee Ji-su, la sua ex fidanzata, invece nel webtoon non ci sarà lei ma un’altra ragazza, scrittrice anche lei. In più a sorpresa, per chi ha già visto la serie, anche quello che si rivelerà il principale antagonista è un soggetto originale che è stato inserito esclusivamente nella serie. Ci sono anche altre differenze però credo che queste siano le principali, soprattutto quest’ultima visto che nella serie sarà il filo che collega tutto, oltre al protagonista ovviamente.
Ho particolarmente apprezzato lo sviluppo della trama perché si è rivelato non superficiale e hanno collegato bene parecchi elementi che sembravano essere dati per scontati in precedenza. Infatti il tutto si riconnette comunicando le emozioni oppresse e messe da parte del protagonista che nella prima parte erano state sovrastate dal dolore per la sua situazione in cui si trovava da anni. Personalmente questo adattamento mi è piaciuto e ne consiglio la visione. Per chi non è abituato a questo genere di fantasy, un po’ forte per non dire “dark”, potrebbe non essere facile approcciarsi fin da subito tuttavia la serie è abbastanza equilibrata. In effetti hanno inserito diversi elementi per far empatizzare col protagonista fin da subito, probabilmente considerando anche i diversi tipi di pubblico, e non far perdere l’attrattiva senza però sminuire l’opera. Trovate la serie doppiata in italiano su Prime Video.