Cheng Xiaoshi e Lu Guang sono due amici che vivono e lavorano insieme in un negozio di fotografia, ma segretamente hanno una seconda attività poco convenzionale insieme alla loro amica e padrona di casa Qiao Ling. Grazie alle foto i due riescono a rivivere diverse ore seguenti allo scatto impersonando la persona che lo ha fatto e questo porterà da loro i clienti, ma non solo, più disparati.

SPOILER LIEVI
“Link Click” è un donghua, equivalente degli anime ma cinese, e anche se dalla prima stagione non si direbbe è un thriller niente male che spicca il volo col finale della prima e l’intera seconda stagione. Cheng Xiaoshi e Lu Guang riescono a scrutare nelle foto dei loro clienti le circa 12 ore seguenti allo scatto, però non è un semplice salto nella testa del “fotografo”. In pratica tornano letteralmente indietro nel tempo e questo implica le classiche regole del viaggio nel tempo, tipo dover stare attenti a non cambiare niente del passato per non compromettere il loro attuale futuro. Quindi questi che ci vanno a fare nella foto? Presto detto, all’interno della foto c’è abbastanza “spazio di manovra” riescono così ad acquisire informazioni che al momento erano sfuggite all’autore.
La prima parte fa da lunga introduzione e racconta un po’ come funzionano i poteri di Lu e Cheng Xiaoshi, ci fa conoscere meglio le dinamiche tra di loro e il rapporto con la padrona di casa Qiao Ling. Tramite i vari casi che affronteranno, più o meno complessi, si arriverà infine ad un punto di svolta che li metterà in una posizione di dover collaborare con la polizia. Il tutto però è ben connesso e le esperienze fatte in quegli episodi sarà parte integrante per le vicende che seguono, infatti si riveleranno non essere semplici episodi fini a sé stessi come potrà sembrare all’inizio. Verso la fine della prima stagione questa serie si dimostrerà essere un vero e proprio thriller, per mia fortuna avevo subito a disposizione la seconda stagione che riprende senza pause le questioni rimaste in sospeso. Le 2 stagioni sarebbero da considerare come prima e seconda parte di un unico arco narrativo.


Nella seconda stagione i protagonisti saranno lanciati nel vivo del caso che si rivelerà più complicato del previsto e farà la sua apparizione il “vero” cattivo, connettendo poi i vari puntini sparsi qua e là anche durante la prima stagione. Di conseguenza ci sarà anche più azione e in un modo che ho decisamente apprezzato, vi consiglio caldamente di non saltare l’episodio 5.5 della S1. Verso la fine della stagione, infatti, saranno messi alle strette al punto che anche il più responsabile dei i due finirà con l’infrangere le regole che loro stessi si erano dati e con cui ci hanno abituato. Devo ammettere che mi è piaciuta molto la narrazione che sfrutta molto bene gli elementi introdotti ottimamente e conclude col finale di stagione che accende diversi dubbi riguardo uno dei protagonisti, spegnendoli quasi subito ma lasciando spazio ad un bel po’ contenuti che spero vedremo nel dettaglio con la stagione 3. Dal 27 dicembre 2024 in rilascio settimanale e chiamata “Bridon Arc”.
Graficamente non mi ha ricordato propriamente un anime, anche se si avvicina molto, e inizialmente potrebbe spiazzare un po’ ma è pienamente godibile. Qualche puntata è leggermente più lunga delle altre e anche se inusuale ho davvero apprezzato questa scelta invece di tagliare elementi per far quadrare il tempo. Infatti tranne che per pochissime, e sorvolabili, forzature superficiali in alcune conversazioni la narrazione è veramente ben curata, in realtà potrebbero anche essere dovute all’adattamento. Per fortuna doppiato in italiano, è sicuramente un gusto personale ma il doppiaggio cinese non mi fa impazzire e in più il doppiaggio italiano non è affatto male. Trovate in streaming tutte le stagioni su Crunchyroll. In più troverete “Link Click (Shorts)” che sono dei simpatici corti che raccontano della vita di tutti i giorni dei protagonisti.