Monster Hunter Wilds: selvaggiamente

Avatar Rolando M. Faggiano

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11 minuti

Dopo un po’ dall’uscita, 28 febbraio, anch’io dirò la mia sull’ultimo titolo CAPCOM della serie “Monster Hunter”. Se non avete mai giocato a nessun titolo della serie, in breve il gioco consiste nel cacciare dei mostri enormi con delle armi altrettanto enormi in nome della scienza o per il bene delle persone del luogo o per salvare il territorio da imminenti catastrofi provocate da mostri singolari. “Monster Hunter Wilds” è l’ultimo di una serie longeva più di 20 anni, che si è fatto attendere ben 7 anni dal suo predecessore su consolle non Nintendo, MH World, e solo 4 da MH Rise disponibile inizialmente solo su Nintendo Switch e successivamente con l’espansione “Sunbreak” anche su PC. Da questo momento in poi sono presenti SPOILER.

Mappe e cavalcatura

Inizio col dire che graficamente è veramente piacevole da girare per le varie mappe in sella al proprio Seikret, ma anche a piedi perché no?! Il Seikret, vedi qui, è una sorta di dinosauro pennuto che è possibile cavalcare e caricarlo di cose da portarsi al seguito, lo si potrebbe paragonare ai Chocobo di Final Fantasy. Infatti la sfacchinata per raggiungere il mostro si rivela essere molto più comoda proprio grazie alla cavalcatura che nel mentre ti permette di affilare l’arma o recuperare materiali utilizzando il rampino. Considerando le vastità delle mappe avrei preferito una cura migliore su certi elementi, ad esempio nella foresta ci sono delle piante che sono ispirate a piante carnivore che però anche se ci si avvicina rimangono immobili. Sicuramente gli sviluppatori avranno avuto il loro bel da fare per stare dietro ai tantissimi elementi dell’ambiente, che tra l’altro è anche variabile, però una piccola animazione in questo caso sarebbe stato un vero di più. Le varie mappe sono certamente molto estese sul piano orizzontale, ma non verticalmente e chi ha giocato a MH World lo avrà sicuramente notato. In MH World quando trovavi un buco ti avrebbe sicuramente portato sottoterra o fatto risalire l’interno di un albero, ma qui non è così. Inoltre alcuni tratti sono percorribili soltanto sul Seikret quindi si è costretti ad utilizzarlo, ma in ogni caso visto le distanze da coprire è consigliato. In MH Wilds ci saranno vari villaggi dove protremo fare base, ma purtroppo non ci sono strutture in cui poter entrare e l’ho trovato un po’ spoglio da questo punto di vista. Nel campo base ci sono determinate tende accessibili con all’interno NPC coi quali interagire, ma ad esempio in una tenda a caso l’NPC entra noi invece no. Inoltre molti posti sulla mappa non sono calpestabili, tipo laghetti fontane etc. Hanno di fatto esteso molto i limiti della mappa però sacrificando questi spazi. Una novità sono gli accampamenti mobili che possono essere posizionati sulla mappa in diverse zone anche a rischio, cioè con la probabilità che venga distrutta da un mostro. Questa meccanica riprende la vecchia di ricerca e posizionamento dell’accampamento per poter spawnare più vicino all’obiettivo, viene arricchita con la possibilità di trovarsi l’accampamento distrutto ma anche semplificata perché non è più necessario ritrovare determinati materiali da consegnare per sbloccare l’accampamento.

Mostri e combattimento

Passiamo ai mostri che graficamente non sono da meno e i moveset li ho trovati davvero adeguati, infatti anche quando la tipologia base del mostro è ispirata alla stessa famiglia animale il moveset è comunque vario. Inoltre ho trovato i combattimenti col mostro più inclusivi dal punto di vista ambientale, cioè i mostri interagiscono meglio con l’ambiente circostante. Questo fattore lo si nota soprattutto con i combattimenti contro i superpredatori di quell’area, cosa che rende i combattimenti veramente spettacolari. La questione delle tracce tanto criticata da alcuni, vedi MH World, ritorna ma sotto una forma più narrativa. Nel senso che l’effettiva ricerca delle tracce di mostro c’è, non sempre, ma è integrata con le missioni introduttive dei vari mostri. Inoltre le tracce sono molto più semplici, invece di quelle elaborate di MH World dove si trovavano in giro per la mappa solchi di artigli o anche tracce specifiche come la melma del Barroth. La quantità di mostri iniziale è davvero notevole, sono davvero tanti e finita la storia cominciando l’alto grado ce ne saranno di nuovi, tra cui anche vecchie conoscenze.

Una novità è che in questo MH è possibile incontrare più esemplari dello stesso mostro durante la caccia. Per di più alcuni di questi faranno branco e non se ne staranno lì fermi a guardarvi mentre bastonate il loro simili, quindi sarà necessario l’utilizzo dei baccelli letame. Siccome parliamo di branco hanno deciso di implementare degli esemplari Alfa che saranno più ostici da abbattere, ma ad oggi l’unico Alfa è il Doshaguma. Credo e spero che in futuro con gli aggiornamenti ne aggiungano altri. Inoltre è presente anche un’altra variazione di mostri denominati “guardiani”, che saranno leggermente differenti visivamente ma dannatamente più duri da abbattere e avranno a che fare con la storia. Ce ne saranno anche altri tipi come i classici “temprati” e anche quelli colpiti da “frenesia”.

Come difficoltà l’ho trovato abbastanza progressivo, con giusto qualche eccezione per spezzare. Credo che soprattutto per i nuovi giocatori affrontare da soli alcuni mostri non sia stato semplice, ma nel complesso finora l’unico che mi ha dato qualche difficoltà in più durante la storia è stato l’Arkveld. Fino all’Arkveld non ho dovuto prestare particolare attenzione neanche all’equipaggiamento in generale, per l’armatura senza troppe complicazioni è bastata una buona difesa. Da questo punto di vista è stato un po’ deludente, infatti anche nell’alto grado non ho dovuto curarmi delle debolezze e resistenze dell’armatura. Riguardo l’arma, sono andato avanti con la serie della Quematrice fino all’ultimo. Come combo arma, almeno riguardo la mia main (lancia-fucile), c’è una combo nuova che non è niente male ed è comodissima la modalità precisione che ti permette di mirare meglio soprattutto utilizzando il fuoco wyvern. Inoltre per chi utilizza anche uno scudo parando con le giuste tempistiche è possibile avviare una sorta di scontro a spintoni col mostro. Invece per alcune armi, ad esempio il martello o lo spadone, è possibile sfruttare l’“attacco di reazione” che è una sorta di contrattacco sempre da eseguire col giusto tempismo e fa perdere l’equilibrio al mostro. Sempre riguardo la caccia è stata integrata una funzione col “razzo SOS” che permette l’intervento di 3 cacciatori di supporto NPC a riempimento, che può essere anche disattivata ma la comodità è che funziona anche offline.

Mondo di gioco e storia

Avanzando, vedendo forni e fornaci sparse nei vari villaggi/accampamenti mi ha fatto ricordare il mega forno di chef Miauscoloso di MH World, i video di preparazione del pasto davvero simpatici e quelli di preparazione dei dango in MH Rise che non erano da meno. Il fatto che non ci sia un NPC che ti prepari un pasto con amore prima della caccia, a mio avviso è una mancanza per come siamo stati abituati con gli ultimi due MH. È ovviamente possibile cucinare nella propria tenda appartati, per i fatti propri e senza farsi vedere da occhi indiscreti. Di conseguenza tutta la parte dedicata alla ricerca ingredienti anche se non del tutto rimossa è stata molto semplificata. Infatti ci sono ingredienti aggiuntivi reperibili facilmente scambiando materiali con gli NPC del posto, meccanica sfruttata anche per reperire altri materiali.

In MH Wilds il classico palico che ci farà da supporto è di razza esclusivamente felyne, ma non sembra avere nessun tipo di complessità. Il suo ruolo è quasi del tutto automatizzato, avanza di livello ed è equipaggiabile, ha abilità che verranno sbloccate completando determinate missioni ma non è possibile selezionarle. A differenza di MHWorld dove invece era possibile decidere le abilità da utilizzare, mentre in MH Rise era possibile “assumere” i felyne con il tipo di supporto e abilità necessarie. Potevano persino essere inviati in missione in zone specifiche per recuperare materiali. In generale la gestione dei compagni era più complessa nei vecchi titoli. Su Wilds però è possibile sentirlo parlare, se però non si è a proprio agio nel sentirlo proferire parola è possibile tornare al classico “miao miao”. (In MH Rise erano disponibile oltre i felyne anche i canyne, che facevano anche da cavalcatura)

Dal punto di vista narrativo la storia non è proprio male anche se i fatti riguardanti lo “spettro bianco” verso la fine mi hanno ricordato vagamente lo Xeno’jiiva di MH World. La trama tratta di un ragazzo ritrovato in una zona creduta disabitata. Così la flotta dopo anni raggiunge questa zona e vanno alla ricerca del villaggio di origine di questo ragazzo. Durante l’esplorazione trovano anche altri abitanti di quelle terre e ovviamente trovano anche nuovi mostri. Mentre indagano avvicinandosi sempre di più al luogo d‘origine del ragazzo succedono delle fatalità che porterà il cacciatore a dover abbattere svariati mostri, nuovi e anche già conosciuti ma stranamente insoliti.

Conclusioni

Inizialmente sembrava essere l’erede diretto di MH World, ma in realtà non è proprio così. Da MH World eredita sicuramente un tipo di intrattenimento abbastanza curato anche narrativamente. Da MH Rise invece si appropria della cavalcatura e grazie a questa anche di uno stile di combattimento un po’ più fluido, ad esempio quando si è a terra è possibile chiamare il Seikret per un recupero rapido e sfuggire velocemente alle grinfie del mostro per recuperare le energie. Questa dinamica in MH Rise era fattibile sfruttando gli insetti filo. Si può dire che Monster Hunter Wilds sia un’evoluzione di entrambi, smussando diversi elementi e puntando sul fattore open world che non sempre è un bene. Inoltre non è proprio tutto “open world”, l’ambiente è enorme e non richiede alcun caricamento però per passare da un ecosistema all’altro è possibile farlo solo arrivando al confine e premendo il tasto. Dico questo non perché MH Wilds non sia un gioco fatto bene, però ci sono alcuni aspetti a cui ci avevano abituati con gli anni che sono stati “ridimensionati” ma che avrei gradito ritrovare. In questa recensione ho parlato un po’ di tutto ma non di tutto, qualcosa l’ho omesso e qualcos’altro l’avrò sicuramente dimenticato per diversi motivi, ma il motivo più importante è che non volevo appesantire troppo la recensione (già lunghetta). Se siete appassionati della serie ovviamente già lo state giocando, per chi è nuovo è sicuramente un buon punto di inizio. Anzi direi che come scelta da parte di CAPCOM di togliere alcuni elementi più frustranti e puntare su una certa “Quality of life” sia stata una scelta consapevole pensata soprattutto per far avvicinare nuovi giocatori. Infatti a poco più di un mese dall’uscita hanno festeggiato le 10 milioni di copie vendute. Concludo con: Buona caccia!
Update del 4/04

Update del 4/04
Sull’update ho poco da aggiungere. È subito disponibile il Mizutsune e ci sarà il Rey Dau arcitemprato con un evento, per il resto non ho notato cambiamenti sostanziali. Sinceramente speravo in un miglioramento dell’interfaccia, come ad esempio la funzione di poter cercare l’armatura per abilità o slot opzione che in precedenza era disponibile. Riguardo il Mizutsune c’è poco da dire perché è effettivamente un bel mostro esteticamente, però l’ho trovato un po’ fiacco, si muove tanto e le bolle anche senza cercare di evitarle andavano poco a segno. Lo ricordavo più ostico su Rise, però c’è da dire che comunque è stato inserito nell’endgame e quindi è stato affrontato già con equipaggiamenti seri. Invece riguardo il design dei pezzi forgiabili hanno fatto davvero un bel lavoro, mi piace anche il set compagno. Con l’aggiornamento hanno inserito anche una nuova area il “Centro supremo”, che ad una prima occhiata vuole essere una sorta di luogo di raccolta, come lo era la nave in MH World ma molto più ampio. Non c’è molto altro oltre le solite cose, c’è un’area con un mini-gioco ispirato al bowling e ho letto di una certa Diva che dovrebbe apparire di notte cantando. Tra le cose mancanti invece vengono aggiunte le missioni arena, a chi interessano ovviamente.

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