Reynatis: delitto a Shibuya

Avatar Rolando M. Faggiano

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5 minuti

“Reynatis” sviluppato da FURYU Corporation e rilasciato lo scorso 27 settembre ci porta in un Giappone dove chi muore può rinascere ottenendo dei poteri magici. Il fulcro della storia si svolgerà a Tokyo, precisamente a Shibuya, seguendo le vicende di due personaggi. Da un lato saremo nei panni Nishijima Sari membro della MEA, un’agenzia governativa di stregoni, che oltre a combattere contro la Guild, un’organizzazione di stregoni fuorilegge, dovrà indagare per fare chiarezza su alcuni crimini magici che divagano per il quartiere. Dall’altro lato impersoneremo Marin Kirizumi un misterioso stregone solitario, che guidato dagli insegnamenti del padre cercherà di portare a termine il suo addestramento ma presto scoprirà che per raggiungere il proprio obiettivo avrà bisogno dell’aiuto di altri stregoni.

L’introduzione e la parte iniziale non sembrano male e lasciano immaginare sviluppi interessanti. A parte la grafica che è veramente datata, il gioco è scandito da luoghi da esplorare con lunghe camminate e purtroppo quasi vuoti. A Shibuya la situazione non migliora di tanto, anche se pieno di persone con le quali è possibile conversare a tempo perso, autoveicoli che sfrecciano e alcuni shop, per lo più di consumabili, per il resto bisogna solo camminare e camminare fino al punto designato. Però c’è da dire che le strade di Shibuya sono state fedelmente ricreate, credo quindi che la percezione per chi ci è già stato o addirittura ci viva sia diversa. In un primo momento mi aveva dato una impressione quasi da investigativo, almeno nei panni di Nishijima, ma poco dopo si è mostrato solo ripetitivo. Segui la storia, raggiungi l’obiettivo, combatti e fine. Per le secondarie si tratta di raggiungere camminando la persona che “inserisce” l’annuncio nell’app, raggiungi l’obiettivo, parli, combatti e fine. Purtroppo anche i nemici sono ripetitivi e sbilanciati, nello stesso tratto di storia a volte sono davvero troppo semplici.

Lo sviluppo della storia è su due fronti, uno che è quello di Nishijima della MEA parte sempre dal quartier generale per poi andare in giro per Shibuya ad indagare su casi di Rubrum e sugli affari legati alla Guild per lo più. L’altro fronte è quello del ragazzo stregone che si ritroverà ad esplorare il mondo parallelo tramite la “nebbia”, una specie di portale che si attiva recitando una formula. In ogni portale c’è una sorta di dungeon e alla fine di questo viene rivelata una formula. Formula nuova alla mano si va alla ricerca del portale giusto e si ricomincia. Almeno fin dove ho giocato questo è successo.

Il sistema di combattimento è insolito ma non è male, c’è un attacco principale con arma e due consistono nelle skills acquisite che possono essere sostituite e potenziate ma che per essere utilizzate consumano punti magia. Per quanto riguarda i punti magia c’è una barra a tempo e l’utilizzo delle skills ne diminuisce la durata, questa barra definisce la fase offensiva. Una volta azzerata non è possibile attaccare però è disponibile una funzione di “schivata” che se va a buon fine permette di recuperare più velocemente i PM e ti rende virtualmente invincibile. In pratica basta attaccare e consumare quanto più velocemente la barra PM e poi anche da fermi utilizzare la meccanica della schivata per la maggior parte degli attacchi, ripetere, vittoria. Inoltre è possibile switchare con gli altri membri del party e sfruttare diversi tipi di attacco. C’è anche una meccanica della “visibilità”, in pratica quando si mostrano i poteri in pubblico, non è ben visto se non sei del governo, si viene avvistati e segnalati quindi bisogna quanto prima raggiungere dei punti per potersi “nascondere”, altrimenti una squadra della MEA si presenterà per affrontarci e sono decisamente troppo forti.

Ammetto di non aver completato il gioco ma sono riuscito a giocarci solo alcune ore, 3-4. Personalmente trovo che la storia, i personaggi e l’ambiente di gioco siano interessanti però gli altri elementi annullano il resto e la ripetitività porta velocemente a noia. L’aver ricreato fedelmente le strade di Shibuya mi ha ricordato i vecchi “Assassin’s Creed”, nello specifico quelli con Ezio Auditore in cui venivano ricreati alcuni edifici e monumenti storici di Venezia e Firenze. Quindi posso immaginare almeno un po’ la sensazione del giocatore che ha visto o vissuto dal vivo quelle strade. Inoltre spulciando sul sito del publisher ho trovato un’intrigante guida che racconta Shibuya con una piccola intervista a Takumi, il produttore creativo, che vi consiglio di leggere per una migliore immedesimazione. Purtroppo non è disponibile in italiano, considerato anche questo non mi sento di consigliarne l’acquisto a prezzo intero. Però per chi fosse interessato sono stati già annunciati diversi update gratuiti post lancio che andranno ad aggiungere degli episodi dedicati a personaggi specifici. Per chi volesse provarlo è disponibile una demo per tutte le consolle e PC. (Demo Steam). Vi lascio un video che copre la durata della demo e l’altro che è il walkthrough completo.

Con annunci update