Sound! Euphonium: Risuona!

Avatar Rolando M. Faggiano

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8 minuti

Kumiko Oumae una studentessa al primo anno del liceo Kitauji e che in passato faceva parte della banda musicale della sua scuola media, dove suonava l’eufonio, questa volta ha deciso di cambiare e inseguire la via del trombone. Insieme alle sue nuove compagne di classe, Katou Hazuki e Kawashima Sapphire, si ritroverà al nuovo club di musica ma nuovamente a suonare l’eufonio. La trama segue le sfide, le rivalità interne, le amicizie e i drammi dei membri del club mentre si impegnano duramente per migliorarsi e raggiungere il loro obiettivo, l’oro al concorso nazionale per bande. Kumiko inizialmente incerta e quasi senza nessuna aspettativa, si ritrova gradualmente coinvolta nella passione per la musica. Lasciandosi ispirare dalla banda rinnovata e fortemente motivata, dal nuovo professore e direttore Taki Noboru ma anche e soprattutto dall’amica e talentuosa trombettista Kousaka Reina.

ALLERTA SPOILER
Ho scoperto questa serie durante la sessione di votazione per i Cunchyroll Award 2025, non sapevo cosa votare nella categoria “Slice of Life” e quindi non ho votato niente ma mi sono segnato 2 titoli. Uno è appunto “Sound! Euphonium” attirato dal fatto che sono state prodotte 3 stagioni, quindi non sarebbe finita subito oltre che alla nomination, mentre l’altro è “Mr. Villain’s Day Off”, dal titolo sembra molto simpatico ma che non ho iniziato ancora a vedere. Veniamo a noi, da “Sound! Euphonium” mi aspettavo nient’altro che il classico anime sportivo di turno però con gli strumenti musicali, in questo caso da banda (ottoni, legni, percussioni e le varie eccezioni). Infatti la serie si rivela essere proprio quello che mi aspettavo ma c’è un “però”, trovo la storia raccontata molto bene e rimango incantato a vedere un episodio dopo l’altro.

L’anime in generale a mio avviso è molto ben realizzato, solo le animazioni delle guance quando suonano a volte le ho trovate quasi inesistenti. Mi sarebbe piaciuto ci fosse stato un leggero movimento coordinato con le note musicali suonate, anche per dare meglio l’idea della produzione della nota stessa; non dico che avrebbero dovuto animare tutti i differenti tipi di articolazione musicale ma animando almeno gli accenti, le note legate e staccate avrebbero decisamente fatto la differenza. Le musiche mi sono sinceramente piaciute, dalla più semplice a quella che infine hanno portato per il concorso prefettuale, sono tutte belle da ascoltare soprattutto quando eseguite bene. Ovviamente, quando si suona insieme non sempre viene tutto bene alla prima prova, in queste occasioni si sente il difetto ma il più delle volte l’ho trovato molto lieve e non proprio corrispondente alle parole dure usate dal professore e direttore Taki Noboru, anche se col procedere delle puntate vengono fuori le motivazioni della sua durezza. Almeno le prime volte però avrebbero potuto rimarcare un po’ di più gli errori facilmente udibili come note stonate e il suonare fuori tempo, come con il benvenuto

Come da titolo il protagonista qui è l’eufonio o euphonium, sinceramente non l’avevo mai considerato e probabilmente non sono l’unico, forse anche per questo è stato scelto dall’autore. Nell’anime infatti faranno vedere quasi tutti gli strumenti che compongono la banda e di questa panoramica in cui ho riconosciuto più o meno tutti gli strumenti che ho visto l’eufonio proprio mi mancava, chiedo scusa a tutti gli eufonisti. Però ascoltando il suono per fortuna l’ho riconosciuto, c’è da dire che la famiglia degli ottoni è composta da un sacco di strumenti. L’eufonio come estensione è nel mezzo tra la tromba e la tuba, per chi non ne sa troppo di musica la tromba suona per lo più note acute invece la tuba suona note gravi e nel mezzo troviamo l’eufonio.

Anche dal titolo che in inglese è interpretabile in più modi, ma dal giapponese “Hibike! Yūfoniamu” dove “Hibike” sta letteralmente per “risuonare”, le intenzioni dell’autore sono molto chiare. Questa scelta infatti non mi è dispiaciuta, anzi dà profondità alla storia. Uno dei motivi è che rendere protagonista Oumae Kumiko che suona uno strumento che normalmente non ha parti soliste già lo trovo un “ossimoro” interessante, inoltre anche se non è protagonista come ogni strumento nell’insieme è indispensabile in ogni caso. La maggior parte delle persone ovviamente sono attratte dalla melodia che esce fuori dagli strumenti solisti, anche perché è quella più facilmente udibile e che rimane impressa. Però per fare musica c’è bisogno di tutti i componenti di un’orchestra, anche se saranno protagonisti solo poche se non rare volte. Infatti nella prima stagione trattano l’argomento con la neofita della tuba che viene presa con la dovuta accortezza proprio perché suonare solo la propria parte, e quindi una parte non melodica, può essere decisamente stressante in quanto non dà un’immediata soddisfazione e soprattutto per chi è agli inizi può sembrare di produrre note a caso senza fare effettivamente musica.

La prima stagione mi è piaciuta molto, anche con l’ambiguità dell’amicizia in fermento tra Kumiko e Kousaka Reina. Infatti mi aspettavo qualche risvolto nella seconda stagione, ma con la fantasia già viaggiavo verso un qualcosa che va oltre i canoni per il genere. Le mie speranze infatti sembrano essere state infrante già dall’inizio della seconda stagione, visto che nei primi episodi evidenzia il loro rapporto d’amicizia e come man mano stia diventando a mio avviso davvero appiccicosa. Una relazione amorosa tra le due sarebbe stato un bel colpo ma molto poco canonico con la conseguenza che poi ne avrebbe risentito come audience, ma questa sorta di ambiguità a tratti continua a ripresentarsi con diversi obiettivi e anche con altri personaggi. Con la seconda stagione migliorano leggermente le animazioni durante l’esecuzione e diventa decisamente più godibile. La terza stagione mantiene la qualità della seconda e non è male in generale ma non mi ha fatto impazzire, ho preferito le prime due. Dal punto di vista musicale ho apprezzato il tentativo di adattamento di “Salut d’amour” di E. Elgar per due contrabbassi ma sinceramente vi consiglio di ascoltare l’originale per piano e violino. Per chi ha curiosità di ascoltare il pezzo adattato dell’anime trovate il video in fondo.

Non so se siano state scelte di adattamento, soprattutto riguardo Kumiko e Reina, ma visto l’andamento mi ha incuriosito abbastanza da andarmi a cercare la light novel. Attualmente non ho letto nemmeno una riga, e come al solito non è disponibile in italiano, però trovo che la resa del descrivere la musica con le parole non batte la musica stessa e a rafforzare questo concetto le musiche scritte per l’anime sono davvero belle, scusate la ripetizione, al punto che me ne andavo in giro canticchiando la parte dell’eufonio (dalla battuta 162). Quindi credo che la light novel punti soprattutto sul lato introspettivo di Kumiko e dei musicisti in generale, tant’è che da questo punto di vista si vede che la serie è ben curata. Per chi fosse interessato su Amazon c’è l’estratto della LN, l’unico problema è che se poi vi dovesse piacere nemmeno l’inglese basterà più perché è uscito solo il primo volume tradotto.

Prima e seconda stagione trattano entrambe il primo anno delle superiori all’istituto Kitauji, mentre la terza stagione prodotta nel 2024 a distanza di anni dalle prime due (2015-16) fa saltare la protagonista direttamente al terzo anno. Ci sono riferimenti all’anno precedente ma se si vuole procedere in progressione bisogna recuperare i film e l’OVA.
Quindi dopo le prime due stagioni prima della terza c’è da vedere:
– “Liz e l’uccellino azzurro” o (“Liz to aoi tori”) del 2018, che però si focalizza su Nozomi Kasaki (Flauto traverso) and Mizore Yoroizuka (Oboe) al terzo anno, quindi è una specie di spin-off del secondo anno di Kumiko;
– “Sound! Euphonium: The Movie – Our Promise: A Brand New Day” (“Hibike! Euphonium: Chikai no Finale”) del 2019, riprende direttamente le vicende di Kumiko al secondo anno ed è quello da vedere come continuità;
– “OVA Sound! Euphonium: Ensemble Contest” del 2023, tratta del concorso di cui si accenna solamente nel film precedente e accompagna verso il terzo anno.

Ad ogni modo mi sento di consigliare la serie anime a tutti, è piacevole e fluida. Non c’è bisogno di essere musicisti per apprezzarlo, anzi credo che chi non lo è possa apprezzare ancor di più le musiche senza dar troppo peso ai tecnicismi dell’ambiente musicale. La terza stagione di “Sound! Euphonium” è stata nominata ai Cunchyroll Award 2025 come miglior “Slice of Life” e stesso su Crunchyroll trovate in streaming tutte e tre le stagioni sottotitolate in italiano. Buon ascolto!

↓ E. Elgar – Salut d’amour