The Ancient Magus’ Bride

Avatar Rolando M. Faggiano

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7 minuti

Scritto e disegnato da Kore Yamazaki “The Ancient Magus’ Bride”, “Mahōtsukai no yome” tradotto “La moglie del mago”, racconta la storia di Hatori Chise una giovane ragazza giapponese che si ritrova ad essere, per sua volontà, il pezzo forte di una casa d’aste che tratta oggetti e creature magiche. Durante l’asta improvvisamente fa la sua comparsa una figura non umana che offre una cifra esorbitante per aggiudicarsela. Quest’essere di nome Elias si rivela un mago e anche se dai toni un po’ freddi prende Chise a vivere con lui, accogliendola nella sua casa in modo inusuale ma senza scopi malevoli. Tra figure nuove e strane, “vicini”, draghi e gatti che parlano la lingua comune man mano Elias introduce Chise in quel fantastico, spaventoso e irragionevole mondo della magia con l’obiettivo di fare di lei la sua discepola e… la sua sposa!

SPOILER LIEVI
Di certo è un approccio al mondo della magia diverso rispetto a quello a cui sono stato abituato negli ultimi anni ma che ci voleva. C’è una parte di ancora ignoto e non del tutto gestibile col proprio volere che è la magia vera e propria la quale viene differenziata dalla stregoneria, questa anche se simile alla magia come effetti il principio alla base è diverso. La magia prende il potere magico necessario dai “vicini” disposti ad aiutare il mago, mentre la stregoneria sfrutta, su base scientifica, il potere magico di chi la lancia. Detto questo, chi sono i “vicini”? Sono delle creature magiche solitamente non visibili agli esseri umani ma che fanno parte delle leggende di questi fin dai tempi antichi e per lanciare una magia è necessario il loro aiuto. Alcune delle leggende trovate in “The Ancient Magus’ Bride” si basano su leggende del folklore reali e questo lo rende ancora più interessante perché va ad intrecciarle con le vicende dei protagonisti che si ritroveranno di fronte anche personaggi di mitologie note. Il legame con questo elemento e il tipo di magia sviluppata nell’opera è rafforzato dal luogo scelto dall’autrice per svolgere i fatti, questa volta non è il Giappone e nessun altro luogo immaginario ma ci troviamo a circa 3 ore da Londra, Regno Unito.

piccolo spoiler su alcuni personaggi di mitologie note

Già nella prima stagione appaiono Oberon il re delle fate e Titania, nella seconda invece troviamo Mórrígan, una dea della mitologia celtica.

Anche se Elias sembra essere “l’adulto” della situazione si rivelerà alla pari di un ragazzino dal punto di vista emotivo. Il rapporto con Chise inizierà con l’obiettivo di tramandarle il suo sapere magico ma ben presto li metterà entrambi sullo stesso piano ma per motivazioni diverse. Chise invece è una ragazza di 15 anni che per via delle esperienze negative avute fino a quel momento della vita, vista la sua particolare situazione, si lascia andare alla disperazione finché non incontra Elias, appunto, che con alcune parole pronunciate dalla sua bocca di teschio riesce inconsapevolmente a rassicurarla e a far breccia emotivamente. I personaggi non sono del tutto originali ma sono ben caratterizzati, nel contesto accompagnato dalla loro progressione e crescita emotiva trovo che la loro storia si sviluppi bene aprendosi a diverse opportunità che consentirà ai due di confrontarsi su vari aspetti.

L’anime è davvero ben realizzato, anche le musiche sono adeguate ed enfatizzano la storia e le ambientazioni. Per la musica c’è stata davvero una cura da elogiare, quelle ambientali in generale che sono orchestrali e ben fatte accompagnano perfettamente il tutto. Poi c’è una sorta di canzone che canta Chise, probabilmente ispirata a una ninna nanna tradizionale, resa al meglio sia dalla doppiatrice, Atsumi Tanezaki, che ci mette l’espressività e il carattere del personaggio che dalla cantante, Arai Akino, nel cambio ed è in armonia con le peculiarità magiche di Chise. Partendo dal manga fintanto che si tratta di realizzare immagini animate si hanno le tavole di riferimento, ma per il comparto sonoro è tutta un’altra storia. Perciò credo che centrare l’obiettivo come è stato fatto con “The Ancient Magus’ Bride” creando dei contenuti audio originali e di qualità sia veramente da elogiare.

La prima stagione dà la giusta impressione, non è frettolosa e introduce il mondo di Chise ed Elias tra le leggende legate all’antichità e l’effettiva magia. In questa stagione impareremo a conoscere non solo i personaggi principali ma anche altre figure importanti in cui si imbatteranno. Mi è piaciuto molto come sono state intrecciate le vicende riguardanti i draghi e il concetto che i maghi devono crearsi la loro bacchetta da sé con la sua relativa importanza.

La seconda stagione, invece, diverse volte mi ha dato l’impressione di aver saltato qualche dettaglio avanzando in modo comunque coerente ma spedito nel mondo della stregoneria. Chise infatti si ritroverà a frequentare come studente una scuola esclusivamente per stregoni. In questa stagione vedremo riaffiorare aspetti del suo passato che aveva messo da parte viste le sue esperienze negative con la vita in generale e il suo timore di doverle affrontare di nuovo. Invece vedremo Elias procedere verso nuove esperienze sperimentando, anche di sua iniziativa, nuove emozioni. Il tutto è portato avanti dalla storia drammatica di un personaggio secondario che narrativamente influirà sempre di più sulla trama, una scelta da parte dell’autrice che non mi è dispiaciuta affatto

Ho preferito la prima stagione rispetto alla seconda solo per alcuni aspetti tra i quali come dicevo la sensazione improvvisa che la trama sia andata avanti tralasciando qualcosa. Inoltre non ho potuto fare a meno di chiedermi che fine avesse fatto la bacchetta di Chise, dopo i retroscena per crearla nella prima stagione, soprattutto in alcuni momenti in cui sarebbe stato necessario contrattaccare. Non la usa praticamente mai se non alla fine, è anche vero che diverse condizioni le faranno scegliere di agire senza necessità di usarla ma personalmente avrei preferito se Chise ci avesse fatto più affidamento. Comunque trovo che sia coerente ai fatti, vedremo come si svilupperà la trama in seguito.

Se vi piace il mondo della magia ma siete stanchi della solita magia così com’è quest’opera fa per voi. Con l’anime andate a colpo sicuro, nel complesso per me è stato uno dei migliori anime di questo genere visti di recente, considerando storia, personaggi, ambientazione e la realizzazione. Attualmente ci sono 2 stagioni, doppiate anche in italiano, e 2 OVA. Le stagioni sono divise in due parti da 12 episodi ciascuno quindi sono 24 episodi a stagione che trovate in streaming su Crunchyroll. Sotto trovate il primo episodio completo sottotitolato.

Se vi interessano nel dettaglio le storie e leggende alle quali si è ispirata Kore Yamazaki, l’autrice, vi rimando ad un bell’e dettagliato articolo di animenewsnetwork.com. Qui troverete i vari collegamenti e riferimenti alla letteratura che tratta questi miti, in inglese.

Riguardo gli OVA “Those Awaiting a Star” è un prequel con protagonista Chise, mentre “The Boy from the West and the Knight of the Blue Storm” è una storia che fa da intermezzo tra la prima e la seconda stagione e quest’ultimo è anche in italiano. Invece per la stagione 3 purtroppo ancora non si sa niente, il fatto è che con la seconda parte della seconda stagione va a coprire quasi interamente il manga. Quest’ultimo è andato brevemente in pausa a marzo 2023 per poi riprendere a dicembre 2023. Quindi un eventuale annuncio per quanto atteso non dovrebbe rivelare date precise, in quanto manca il materiale per produrre una nuova stagione, considerato poi che una stagione è di 24 episodi. Ci sarà da aspettare un bel po’. Questa è la mia sintesi delle informazioni reperite qua e là sul web.