Ultima pellicola di David Leitch con Ryan Gosling (Colt Seavers) e Emily Blunt (Jody Moreno), il cui protagonista è lo stuntman, di un attore famoso, che dopo un infortunio si allontana da tutto e da tutti. In seguito si ritroverà a fare il parcheggiatore per un locale ma verrà chiamato dalla produttrice di un film, con alla regia la sua ex, e lo convincerà a tornare sul set. Il suo reale scopo, però, è ben diverso da ciò che si sarebbe mai aspettato Colt Seavers. “The Fall Guy” è una commedia romantica action thriller, c’è un po’ di tutto ma messo bene. I riferimenti ci sono e si colgono quasi tutti, anche per i meno appassionati di cinema, e ogni cosa è ben collegata. Non è pesante e si lascia vedere senza essere superficiale.

SPOILER LIEVI
“Fall guy” inizierete a vedere il film e capirete il perché del titolo scoprendo cosa fa per vivere Colt Seavers ma in realtà c’è un altro significato, che non è letterale. “Fall guy” significa “capro espiatorio”, il gioco di parole l’ho particolarmente apprezzato perché identifica il personaggio e la sua storia perfettamente con il titolo. Probabilmente per chi parla inglese come prima lingua questo dettaglio arriva subito e non separatamente, o anche per chi l’ha studiato e ricorda le infinità di espressioni idiomatiche, per me è stata la curiosità di capire perché fosse stato intitolato “fall guy” ovvero “ragazzo caduta” invece di “stuntman”, che certamente è più diretto.
Riconoscerete di certo alcune delle canzoni che accompagnano le scene, che ormai si potrebbero definire classiche, ma ci vuole intuito per capire che nella scena finale, dopo i titoli di coda, c’è qualcosa di più. Troveremo un cameo con i due attori della serie originale da cui è stato adattato il film. Lee Majors ed Heather Thomas, rispettivamente Colt e Jodi, protagonisti della serie degli anni ’80 arrivata in Italia col nome di “Professione pericolo”. La serie vede come protagonisti due stuntman che come secondo lavoro fanno i cacciatori di taglie, sfruttando le loro capacità e affiancati da Jodi. Sinceramente io non li avevo riconosciuti, sarà perché non ero nemmeno ancora nato quando è andata in onda la serie, però Lee Majors sembrava avere una faccia conosciuta e con l’aiuto di google ecco scovato il cameo. C’è anche un altro cameo con un attore conosciuto e attuale, ma non aggiungo altro per non rovinare l’esperienza a qualcuno.
A parte l’ambientazione semi-desertica, ma rocciosa, “Metalstorm”, il film nel film, di certo non ricorda il famoso “Dune”, di cui il secondo capitolo è uscito giusto qualche mese prima. Se proprio dovessi forzare una similitudine direi “Cowboys & Aliens” del 2011 di Jon Favreau con Daniel Craig, Olivia Wilde e anche Harrison Ford. L’ambientazione semi-desertica rocciosa da western c’è, le astronavi ci sono e i cappelli da cowboy pure.
Tra le altre cose e non meno importante il doppiatore di Ryan Gosling è Gianfranco Miranda, che a mio avviso è azzeccato per il personaggio e il suo carattere. Anche se le voci tra doppiatore e attore non sono proprio uguali come timbro, è comunque un valore aggiunto che dà la giusta espressività e direzione per l’intera durata del film, circa due ore, e in ogni tipo di scena.
Altra cosa insolita ma azzeccata per questo film è il regista, David Leitch, che inizia la sua carriera ad Hollywood proprio come stuntman. Poi acquisirà notorietà come regista per la codirezione di “John Wick” con Keanu Reeves.
Se non l’avete visto vedetelo non ve ne pentirete, disponibile in streaming, però a pagamento, dal 4 luglio su varie piattaforme e anche su Prime Video. Inoltre, per i più curiosi, dopo il film vi consiglio la visione dell’interessante intervista al regista, protagonista e il suo stuntman svolta da GQ.